COSA SONO I NEMATODI.
I nematodi sono dei piccoli vermi che si annidano nelle radici delle piante evitandone lo sviluppo e la giusta crescita. Le piante attaccate da questi parassiti sono principalmente le patate, il pomodoro, le melanzane e il tabacco.
I nematodi pungono e succhiano i tessuti della pianta che si modificano dando luogo alla formazione di galle, il sintomo caratteristico dell’infestazione. Mentre pungono possono iniettare pericolosi virus nella pianta parassitata.
QUALI SONO I SINTOMI DEI NEMATODI?
SULLE PIANTE
Le piante attaccate dai nematodi manifestano:
- un ritardo nello sviluppo vegetativo perché si riduce l’assorbimento di sostanze nutritive a opera delle radici,
- una produzione scarsa sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo,
- maggiore suscettibilità all’azione di altri patogeni,
- un apparato radicale poco sviluppato,
- ingiallimento e appassimento fogliare, fino alla morte anticipata.
Sulle radici colpite può essere favorito l’instaurarsi di funghi e batteri che causano marciumi radicali. Inoltre i nematodi sono causa di danni indiretti in quanto possibili trasmettitori di virus.
SUL TERRENO
Nel terreno i sintomi dell’attacco dei nematodi si manifestano con quella che comunemente si definisce “stanchezza del terreno”: è molto probabile perciò che, al momento dell’individuazione della presenza dei nematodi, questi abbiano ormai completamente colonizzato e infestato il suolo. I nematodi non si sono dotati di una forte velocità di spostamento, tuttavia si riproducono a velocità molto elevate.
COME ELIMINARE I NEMATODI DAL TERRENO.
Vivendo nel suolo sfuggono facilmente ad azioni di lotta diretta operate dall’uomo, inoltre possiedono una elevata resistenza alle condizioni ambientali avverse, superando senza difficoltà sia periodi di freddo intenso sia periodi di forte aridità.
I nematodi presentano inoltre una cuticola costituita da sette strati che offre loro una efficace protezione anche nei confronti di sostanze tossiche.
UN BUON PIANO DI ROTAZIONE
Ecco alcuni consigli utili sulle azioni da intraprendere per eliminare questi fastidiosi parassiti e sull’attività di prevenzione da programmare costantemente per prevenire il problema.
Nella scelta dei rimedi contro i nematodi il primo consiglio utile consiste in un buon piano di rotazione.
Molto spesso gli attacchi dei nematodi sono dovuti all’utilizzo di materiale già infetto come tuberi, bulbi oppure semi e, in misura maggiore, all’impoverimento del suolo determinato proprio dall’abbandono delle rotazioni nelle colture.
Tra i nematocidi naturali esistono molte piante spontanee che producono essudati radicali tossici nei confronti di numerose specie di nematodi di colture agrarie: questi svolgono un’azione schermante ostacolando, con i propri essudati, la percezione di quelli delle piante ospiti da parte dei nematodi stessi
La presenza di molti apparati radicali differenti appartenenti a specie e famiglie diverse è quindi in generale uno svantaggio per i nematodi: dunque le pratiche dell’inerbimento, del sovescio, degli erbai intercalari e della consociazione, sono un ottimo metodo per ostacolare la nascita e la diffusione di questi parassiti.
Eliminare dal suolo questi parassiti è molto difficile dal momento che si dovrebbero adottare metodi e tecniche tali da creare il cosiddetto “vuoto biologico”, a causa anche della resistenza dei nematodi nei confronti dei vari rimedi.
Come dicevamo all’inizio l’attacco di questi parassiti viene favorito dalle condizioni di “stanchezza del terreno” perciò molte pratiche attuate per far fronte a questa situazione sono poi le stesse che andrebbero a contrastare i nematodi nel tempo (ampliare le rotazioni, inserire colture miglioratrici e sovesci, apportare letame,…).
Fonte: BEA (Biotecnologie per l’Ecologia e l’Agricoltura).
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